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Audio Papitto

by Claudio Papitto

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1.
Guardalo ricomincia una storia Salvalo è un bastone di gloria Anche se con Largo Argentina non c’entra proprio niente (forse) Dentro al mio cognome ci sono pezzi di canzone Di amore di odio di vita di morte di gratificante pazzia… La torre che sta lì a marcire con le piogge degli inverni di Roma ha visto tanti secoli di gente con vestiti diversi La torre che non può cadere regge una scritta in un bel latino e non può dire niente, soltanto farsi guardare e farsi pisciare… Fermo è l’orologio al cervello, figlio del ricordo è l’ostello dei poveri con il violino al collo con le mutande sempre a mollo… Dentro allegre ciociarie trovi il vino delle dinastie che hanno sorseggiato un bue muto invaghito di filosofie… La torre si erge tra le erbacce, assimila milioni di facce E tra papi presidenti e marziani ha sfiorato troppe mani Che bel posto Largo Argentina, vacci un giorno di mattina e lasciami un pensiero lento in questa corsa sporca di spavento…
2.
Desiderio 04:22
Lussuria ed illusione Flusso di automazione E’ questo il desiderio che sfida il tuo dolore Là fuori uno sguardo serio ti ha scannerizzato il cuore… Ti cerco, mi piaci, dai piacere alle masse Ti bacio e taci se l’ego arrivasse… Adesso e con l’eros della pioggia proibita Ti sento, ti tocco, rimbalza il mio stomaco Accarezzo un brivido sotto a bionici vestiti Dobbiamo andar via… no, sti cazzi, restiamo… Tutta la notte… tutta la notte!
3.
Exploit 03:32
Ti ho preso per viaggiar con me Ti ho preso sul mio corpo che non tocca non vede non sente e può sempre respingere, espellere… comprimerti e che cosa ne so come diventerai, che cosa sarai per me che sempre bevo ma nion mi strozzo mai… Non è uno dei migliori giorni per me che non dimentico mai Non è così semplice spiegarti che c’è scarsa sapienza per trascinarsi… Ti ho visto seguire le pecore Ti ho visto sorvolare inutile Ma tanto sono un gentiluomo io che incrina i livelli del tuo cerchio. Sono pieno di angoli scomodi Ti fai male se sfogo il mio turbo E un fumo nero ti coprirà il cielo davanti… Non è la tua vita che mi attira… sei te che ti svegli la mattina E ti vesti di sonnolenze… dici questo non è solo un sogno Ma poi senza renderti conto Sono io che ti devo far uscire dal coma Sono io che devo dare calci ai tuoi cancelli E sarò io che al tuo rifiuto mi arrampicherò sui monti a cogliere fiori e frutti a scegliere il vento che mi ha già scelto a buttare di sotto i tuoi tempi… e riprendermi il tempo che non è mai servito ma mi sta servendo….
4.
(instrumental)
5.
La cappa grigia dell’industria sopra a facchini malpagati Lunghi giorni senza mangiare, le rate da pagare Ti staccano la luce, ti bussano alla porta Il vento riluttante del rancore Nessuno ti aiuta quand’è il momento Siamo noi abbandonati a noi stessi, noi fiori appassiti Noi mostri di bene, tanta carne da scopare… E poi entri nei miei paradisi artificiali Scegli il viaggio migliore dei miei baccanali Gusta orge senz’anima e maledicimi domattina Lo scorrere del tempo ti farà tornare da me Espandi la tua mente incompleta Lo sai che non siamo più bambini Perdi i sensi, sdraiati, per terra accovacciati La testa è appiattita, senti il cuore battere Questo attimo vale molto di più dei mille secoli che hai aspettato Mangia veleno e torna qui, è questa la tua oasi Scegli ora di volare come un poeta stramaledetto E poi entri nei miei paradisi artificiali Scegli il viaggio migliore dei miei baccanali Gusta orge senz’anima e maledicimi domattina Lo scorrere del tempo ti farà tornare da me Benvenuto nei miei paradisi artificiali Metti ali ai tuoi occhi per vedere chi non vola Assaggia bene il mio sballo, sorseggia il piacere Nei giorni del digiuno avrai sempre da bere
6.
Sì gli amici escono finchè non si sposano Molti fanno figli che cresceranno assenti E lontani dalla mente dei genitori nati prima Quelli della caduta del muro, dei Nirvana e del clima Quasi più respirabile sotto a un cielo di vinili E di compagnie impensabili sbocciate in due secondi Racconteremo il passato ma non costruiremo il futuro I nati tra due millenni non pensavano più alle bombe… Magari una fisionomia recondita tra nonni e nipoti Un piccolo laccio emostatico per comprimere lo stesso sangue che studierà, lavorerà, s’informerà e si adeguerà al furto del destino perso per prendersi un lavoro onesto E non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo il nostro arcano Non sappiamo quale mano ci ha guidato per decenni E dopo un liceo finito si ricordano il tuo cognome Come una torre lontana esposta alla tramontana…
7.
Con la testa fra le nuvole per vederci chiaro Sembrare stupidi con il cuore amaro Nei discorsi delle piazze, sai, si nasconde un po’ di te Quella bionda non mi guarda, non so il perché E’ che vuoi sempre più Ma sei davvero tu? Sei troppo allergico A questo sogno blues… Eco senza ritorno Una voce che rimbomba a metà Eco senza ritorno Su cento solo uno ti ascolterà Con le fantasie impossibili e le macchie da innocente Strappare qualche sì alla tua gente Nei discorsi delle piazze ormai non si parla più di te Fai il bambino, bevi latte e non il caffè… E’ che vuoi sempre più Non ti riconosco più Sei troppo saturo come il nido del cuculo… Eco senza ritorno Una voce che rimbomba a metà Eco senza ritorno Su cento solo uno ti ascolterà Eco senza ritorno La voce che volevi è questa qua Eco senza ritorno E la vecchia cantilena tornerà…
8.
Grazie del non saper più scegliere Grazie del mio cranio che vuoi mietere Grazie d’insegnarmi a perdere Salto nel tuo burrone, inciampo fra le tue ossa (si muovono ancora) Brucio dentro al tuo sole, in silenzio ti ho dato luce (sei buio) Opaco e misto gemito che ti ha salvato già dal fango del torpore che non conosce età Se amo mi condanni e se odio mi zittisci Hai molta precisione nel colpirmi alle spalle… Madre sei andata via tremando Padre sei volato in un solo giorno Figli miei vi dono i miei file Dirvi che sono vivo è tutto quello per cui viviamo (ancora) Fuori c’è un mondo intero, mille strade ma solo una (sarà la vostra) Ditemi anche voi che volete vivere Bruciando dentro al sole del silenzio che fa luce… …luce… brucia… luce…. Grazie.
9.
C Elegans 04:05
(instrumental)
10.
Chiromante cosa vedi nel mio prossimo futuro? Solo notti sulle panchine oppure limousine di lusso? Ma tutto è relativo, non c’è niente di duraturo Non c’è niente di costante, non c’è niente di razionale Io so che potevo amare oltre il velo dell’innocenza E ora che sono un criminale l’innocenza mi annoia Io so che era l’inizio, lo so che iniziava lì Dove la gente ti riconosce in mezzo a mille burattini E oggi quell’inizio si è trasformato in fine Per un perfido incantesimo lanciato da non so chi Contro di me… contro di me… Maga dimmi la formula per sciogliere il sortilegio E la maga mi fissò stupita della richiesta Mi disse: “Vieni qui, dobbiamo cambiare il futuro” La sfida con il destino già scritto nelle stelle Ti porterà più indietro di ogni tempo antico La morte ti sfiorerà e riderà del tuo coraggio Perché conosce le pretese umane di volerla sovrastare… di giocare all’immortale… Ma tu non ti fermare, non ti girare a guardarla Devi aprire troppe porte per ritrovare l’inizio E non sai quali saranno le porte del mistero Il tuo mistero rubato si nasconde indietro, davanti, intorno e dentro alle prossime note che sentirai…..
11.
Ho detto no al tempo e allo spazio che mi delimita E’ scoppiato un tuono di morte che ha ucciso la musica libera Ho tremato piangendo sul come sanno distruggere in un secondo Centinaia di perle preziose, quei ragazzi che urlavano al mondo: Non fermate il suono prima che ti arrivi al cuore Non fermate il suono tra le macerie del dolore Non lo vogliamo quell’astuto rumore che assorda l’umanità Ho detto no all’oriente nero, alla marcia degli esaltati Demoni incappucciati che tagliano teste in nome di dio Più volete conquistare più sarete circondati Da milioni di voci libere che vi grideranno in faccia: Non fermate il suono prima che ti arrivi al cuore Non fermate il suono tra le macerie del dolore Non lo vogliamo quell’astuto rumore che assorda l’umanità Non lo vogliamo il vostro rancore Il vostro rumore si spegnerà Si spegnerà.
12.
Guardo che ora è, aspetto il caffè Fine non c’è al mio allegro privè Colpi di scena chiusi nel quotidiano Mentre il marò spara all’indiano Nevrotici pazzi presentatori Di quest’opera buffa con bellissimi attori Ma io resterò per sempre… Musicante inesperto Voce urlante nel deserto Buio artista sulla sedia Praticante in commedia Il tempo è di là e io sono qua Se non passerà suonerò un LA Per fermare il tempo con un elettroshock Per farlo ballare in un orgasmo rock Magnifici pazzi coproduttori Basta coi selfie, fuori i coglioni! Ma io resterò per sempre… Musicante inesperto Voce urlante nel deserto Buio artista sulla sedia Praticante in commedia Tieni un sorriso, non costa nulla Ricordati che ho solo scherzato Sai sono bravo a prenderti per il culo Anche con questa canzone da mulo Mi piacerà restare…. Musicante inesperto Voce urlante nel deserto Buio artista sulla sedia Praticante in commedia
13.
(instrumental)
14.
Un tuffo dove le parole sono balene che sbuffano schizzi di malinconia Mille espressioni confuse nella mareggiata su queste onde di uomini in avaria Le luci affondano e sembrano sirene Confondono le barche senza rotta e senza scia Mortadella subacquea la vostra carne fantasma che non riemergerà mai più Spezzatino di branchie il vostro sporco marasma che io non digerisco più Un tuffo dove gli ultrasuoni parlano chiaro Residui di Atlantide scomparsi dalle carte Non c’è cannocchiale che possa scorgere La furia dei venti invisibili che chiamate Arte Lì dove tutti i pirati bramano Il tesoro nascosto nelle isole dei poeti Mortadella subacquea la vostra carne fantasma che non riemergerà mai più Spezzatino di branchie il vostro sporco marasma che io non digerisco più Coralli di idee che cambiano colore Non devi mai toccarli tu Scogli pericolosi coperti di alghe Relitti immersi nel blu…
15.
Lara ti scrivo una lettera a forma di canzone ma so che tanto non la ascolterai mai Lara… la tua malattia…Il dottore ha dato la notizia, non c’è speranza, questione di pochi mesi… Questo è un anno iniziato male, tutto ti gira male, ma tu non hai fatto niente di male Ma perché trovarsi giovani senza soldi e senza un cane, respirando solo catrame Ti dedichi a cioccolatini gustosi da succhiare Ma si sentono le sirene, ti sono venuti a cercare L’obbligo di firma e forse il carcere ti aspetta Si incrina un sogno semplice che addormentava la fretta… Lara ma che ti hanno fatto? Hai sbagliato persone, incontri, occasioni, che ne sapevi? Lara non potevi sapere che il mondo controlla le formiche e non ammazza i sorci grossi Sì quelli che firmano i decreti, a loro vizi e a noi divieti, è la ruota dei criceti Ma perché ritrovarsi sola con una madre che bastona e la pula che non perdona? E ti restano cioccolatini, gli ultimi da assaggiare Costretta a cambiare vita, anche a smettere di fumare Quel giorno sei venuta a piedi da me per dirmi tutti i fatti Un’ultimo saluto, una stretta di mano e poi via come i matti… Lara ti ho scritto una lettera a forma di canzone ma non saprai mai che è per te Comunque è questa qua e ti auguro che… finirà il male che c’è…
16.
Rivoluzione 03:36
Pensi sempre alla vita che ti manca e non pensi mai alla vita che hai Quella che non vedi però ce l’hai sotto al naso E’ una questione di dettagli baby che ti cambiano la vita Non continuare a vivere di rimorsi, i rimpianti lo sai ti invecchiano Lascia cadere per terra i tuoi bei ideali E calpestali tutta la notte contro il muro della tua faccia! Oooooh… Il mio settimo senso In un pensiero laterale tra i miei occhi e il cielo Oooooh… La fine di tutte le ossessioni Liberi per sempre, trasferiti in un’altra prigione Perché chi viene a liberarti è un impostore… Tutti fanno quello che vogliono, a questa cosa io non ci credo molto Niente soldi vuol dire niente amici… E’ un problema di stile baby non sei nessuno, continua a sognare Non lasciar passare troppi anni prima di battere tutte le strade Non passare la vita a riflettere… Per poi amare solo un riflesso, lo sai è terribile solo accontentarsi… Oooooh… Non esiste canzone Così intensamente forte da lasciarti sbalordito Oooooh… E non te ne frega più niente Di chi blatera magie miracoli progresso e profezie E di nascosto compra il nucleare ….per farci ammazzare!
17.
Lascia al portiere questa fresca notizia Che lui deve divulgare al mondo Lascia al portiere quello sguardo ambiguo Sconosciuto e incuriosito che so… Lascia al portiere i soldi per il pacco Prima che scappi al bar con passo furtivo Lascia al portiere il tuo sfogo lunatico Che lui tanto ti sorriderà… ti sorriderà Lascia al portiere le tue chiavi di casa Prima o poi qualcuno le prenderà Lascia la portiere un saluto veloce C’è troppo da fare, lui non si offenderà Lascia al portiere la citazione in giudizio E’ un uomo fidato e mai canterà Lascia al portiere la tua voglia di averlo Ma con l’inferno di non toccarlo mai… non toccarlo mai Lascia al portiere i tuoi problemi di casa E’ come un confessionale pagano Lascia al portiere le macchie di spazzatura Io lo pago per tenere pulito! Lascia al portiere vita morte e miracoli Lui prende tutto e incassa come Rocky Lascia al portiere affettuoso e gentile I tuoi pensieri e le tue ipocrisie… le tue ipocrisie…
18.
Siamo Molti 03:19
(instrumental)
19.
Sempre in mezzo a sto tram-tram Vuoi un prete o un Imam? Che ti spieghi la realtà E ti converta a Dio o Allah a Dio o Allah a Dio o Allah… Così il tuo cuore è più felice Con la mano che ti benedice O con lo sguardo del profeta Ricorda egli non usa il mitra… Non usa il mitra, non usa il mitra, non usa il mitra… E ti sei perso da Auchan Vuoi un prete o un Imam? Che ti spieghi la realtà Rubando soldi alle città, illudendo le città, bruciando le città…
20.
Straining 05:48
E’ lo straining che ti fa lavorare male Dicesi straining estraniare un subalterno E vai! Strain me! E fammi un culo così! Esplicito e volgare il tuo petto da imperatore che comanda il battaglione Quello lì fatelo nero, lo licenzierò davvero, copritelo d’insulti, richiamatelo in molti! E’ lo straining la moda di questo Paese Dicesi straining emarginare il tuo diritto E vai! Strain me! Fammi piangere! Politico e banale il tuo modo di ragionare, il tuo vizio di perseguitarmi Un mediocre, un inferiore che non merita attenzione, stai tre mesi e poi fuori dai coglioni! E’ lo straining che mi cambia la visuale Ancora straining dal tuo direttore maiale Forza! Strain me! Strain me! Strain me! Strain me! …E alla fine sarò io in tribunale a farti un culo così!
21.
Chi mi ha visto lo sa cos’è, chi mi parla legge in me Paure enormi a volte infondate, ma sempre grandi come la tangenziale Chi ha imparato a stare qui accanto a me quando guido Lo sa che i miei occhi persi nel vuoto raccolgono il tutto e lo frammentano Sono dentro la parabolica tra vertigini e complici allegrie Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie Chi mi osserva non guarda me, soltanto l’immagine di chi c’è Nello specchietto della macchina in corsa e dietro la strada… scompare in un lampo Adesso si balla e poi ci si sballa, meccaniche assenti dal mio programma E gonfio i palloni fuori dal campo, lascio segnare i goal ai campioni Sono dentro la parabolica tra vertigini e complici allegrie Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie Sono dentro la parabolica tra vertigini e allegrie Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie Parabolica asfissiante gira e cade fingendo di curvare Tutti in piedi nella puzza del comizio sacrificale Devi, esigi, pretendi… comandando… Cerchi, ci provi, ti tuffi… roteando… roteando…
22.
Cresci e resta il niente delle cose svolazzanti in memorie imbarazzanti dentro a stanze adolescenti Giocattoli a cui davo nome forma ed anima erano gli amici di una casa lunga e fredda Pulsazioni indicibile leggendo i tuoi messaggi che lasciavi sotto al banco quando avevo tredici anni Generazione timida ma sincera e romantica, forse anche mio nonno diceva la stessa cosa Perché tutti sono stati ragazzi e tutti sono nostalgici, tutti trainano il passato nella soffitta del cervello Noi Papitto spesso siamo nati con il naso grosso, narici larghe e pelose e zigomi pronunciati Alti di statura, amanti di cultura, un po’ pigri per natura, avidi di avventura Orecchi buoni per interiorizzare i suoni… E lascia che i cani piscino sulla torre La torre non si sdegna, resta ferma sulla merda Ma conviene fare la torre in fase multietnica? Torre o cavallo faranno scacco matto Brucia la scacchiera e basta non giocare più!!! Poi le genealogie si mischiano… Ed ogni fortuna si condivide… Non so perché vi ho parlato della torre Forse avevo in testa un’immagine diversa Comunque la trovi lì, la trovi lì davvero La torre che ti canto e che porta il mio cognome Magari il mio antenato era solo un coglione Vissuto tra i signori e morto smutandato!
23.
24.
25.
Audiopoetica 20:04
26.
Entropia 14:16

about

An Italian Rock Album in homerecording. 3CD Box Set/ 26 Tracks

credits

released September 10, 2016

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about

Claudio Papitto Rome, Italy

Singer, guitarist and composer since 1989. A lover of Rock and Poetry. Independent Musician and Songwriter

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