1. |
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Guardalo ricomincia una storia
Salvalo è un bastone di gloria
Anche se con Largo Argentina non c’entra proprio niente (forse)
Dentro al mio cognome ci sono pezzi di canzone
Di amore di odio di vita di morte di gratificante pazzia…
La torre che sta lì a marcire con le piogge degli inverni di Roma
ha visto tanti secoli di gente con vestiti diversi
La torre che non può cadere regge una scritta in un bel latino
e non può dire niente, soltanto farsi guardare e farsi pisciare…
Fermo è l’orologio al cervello, figlio del ricordo è l’ostello
dei poveri con il violino al collo con le mutande sempre a mollo…
Dentro allegre ciociarie trovi il vino delle dinastie
che hanno sorseggiato un bue muto invaghito di filosofie…
La torre si erge tra le erbacce, assimila milioni di facce
E tra papi presidenti e marziani ha sfiorato troppe mani
Che bel posto Largo Argentina, vacci un giorno di mattina
e lasciami un pensiero lento in questa corsa sporca di spavento…
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2. |
Desiderio
04:22
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Lussuria ed illusione
Flusso di automazione
E’ questo il desiderio
che sfida il tuo dolore
Là fuori uno sguardo serio
ti ha scannerizzato il cuore…
Ti cerco, mi piaci, dai piacere alle masse
Ti bacio e taci se l’ego arrivasse…
Adesso e con l’eros della pioggia proibita
Ti sento, ti tocco, rimbalza il mio stomaco
Accarezzo un brivido sotto a bionici vestiti
Dobbiamo andar via… no, sti cazzi, restiamo…
Tutta la notte… tutta la notte!
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3. |
Exploit
03:32
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Ti ho preso per viaggiar con me
Ti ho preso sul mio corpo che
non tocca non vede non sente e
può sempre respingere, espellere…
comprimerti e che cosa ne so
come diventerai, che cosa sarai
per me che sempre bevo ma nion mi strozzo mai…
Non è uno dei migliori giorni per me che non dimentico mai
Non è così semplice spiegarti che c’è scarsa sapienza per trascinarsi…
Ti ho visto seguire le pecore
Ti ho visto sorvolare inutile
Ma tanto sono un gentiluomo io
che incrina i livelli del tuo cerchio.
Sono pieno di angoli scomodi
Ti fai male se sfogo il mio turbo
E un fumo nero ti coprirà il cielo davanti…
Non è la tua vita che mi attira… sei te che ti svegli la mattina
E ti vesti di sonnolenze… dici questo non è solo un sogno
Ma poi senza renderti conto
Sono io che ti devo far uscire dal coma
Sono io che devo dare calci ai tuoi cancelli
E sarò io che al tuo rifiuto mi arrampicherò
sui monti a cogliere fiori e frutti
a scegliere il vento che mi ha già scelto
a buttare di sotto i tuoi tempi…
e riprendermi il tempo che non è mai servito
ma mi sta servendo….
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4. |
Quartiere Bradipo
04:28
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(instrumental)
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5. |
Paradisi Artificiali
05:24
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La cappa grigia dell’industria
sopra a facchini malpagati
Lunghi giorni senza mangiare, le rate da pagare
Ti staccano la luce, ti bussano alla porta
Il vento riluttante del rancore
Nessuno ti aiuta quand’è il momento
Siamo noi abbandonati a noi stessi, noi fiori appassiti
Noi mostri di bene, tanta carne da scopare…
E poi entri nei miei paradisi artificiali
Scegli il viaggio migliore dei miei baccanali
Gusta orge senz’anima e maledicimi domattina
Lo scorrere del tempo ti farà tornare da me
Espandi la tua mente incompleta
Lo sai che non siamo più bambini
Perdi i sensi, sdraiati, per terra accovacciati
La testa è appiattita, senti il cuore battere
Questo attimo vale molto di più
dei mille secoli che hai aspettato
Mangia veleno e torna qui, è questa la tua oasi
Scegli ora di volare come un poeta stramaledetto
E poi entri nei miei paradisi artificiali
Scegli il viaggio migliore dei miei baccanali
Gusta orge senz’anima e maledicimi domattina
Lo scorrere del tempo ti farà tornare da me
Benvenuto nei miei paradisi artificiali
Metti ali ai tuoi occhi per vedere chi non vola
Assaggia bene il mio sballo, sorseggia il piacere
Nei giorni del digiuno avrai sempre da bere
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6. |
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Sì gli amici escono finchè non si sposano
Molti fanno figli che cresceranno assenti
E lontani dalla mente dei genitori nati prima
Quelli della caduta del muro, dei Nirvana e del clima
Quasi più respirabile sotto a un cielo di vinili
E di compagnie impensabili sbocciate in due secondi
Racconteremo il passato ma non costruiremo il futuro
I nati tra due millenni non pensavano più alle bombe…
Magari una fisionomia recondita tra nonni e nipoti
Un piccolo laccio emostatico per comprimere lo stesso sangue
che studierà, lavorerà, s’informerà e si adeguerà
al furto del destino perso per prendersi un lavoro onesto
E non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo il nostro arcano
Non sappiamo quale mano ci ha guidato per decenni
E dopo un liceo finito si ricordano il tuo cognome
Come una torre lontana esposta alla tramontana…
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7. |
Eco Senza Ritorno
05:28
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Con la testa fra le nuvole per vederci chiaro
Sembrare stupidi con il cuore amaro
Nei discorsi delle piazze, sai, si nasconde un po’ di te
Quella bionda non mi guarda, non so il perché
E’ che vuoi sempre più
Ma sei davvero tu?
Sei troppo allergico
A questo sogno blues…
Eco senza ritorno
Una voce che rimbomba a metà
Eco senza ritorno
Su cento solo uno ti ascolterà
Con le fantasie impossibili e le macchie da innocente
Strappare qualche sì alla tua gente
Nei discorsi delle piazze ormai non si parla più di te
Fai il bambino, bevi latte e non il caffè…
E’ che vuoi sempre più
Non ti riconosco più
Sei troppo saturo come il nido del cuculo…
Eco senza ritorno
Una voce che rimbomba a metà
Eco senza ritorno
Su cento solo uno ti ascolterà
Eco senza ritorno
La voce che volevi è questa qua
Eco senza ritorno
E la vecchia cantilena tornerà…
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8. |
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Grazie del non saper più scegliere
Grazie del mio cranio che vuoi mietere
Grazie d’insegnarmi a perdere
Salto nel tuo burrone, inciampo fra le tue ossa (si muovono ancora)
Brucio dentro al tuo sole, in silenzio ti ho dato luce (sei buio)
Opaco e misto gemito che ti ha salvato già
dal fango del torpore che non conosce età
Se amo mi condanni e se odio mi zittisci
Hai molta precisione nel colpirmi alle spalle…
Madre sei andata via tremando
Padre sei volato in un solo giorno
Figli miei vi dono i miei file
Dirvi che sono vivo è tutto quello per cui viviamo (ancora)
Fuori c’è un mondo intero, mille strade ma solo una (sarà la vostra)
Ditemi anche voi che volete vivere
Bruciando dentro al sole del silenzio che fa luce…
…luce… brucia… luce….
Grazie.
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9. |
C Elegans
04:05
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(instrumental)
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10. |
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Chiromante cosa vedi nel mio prossimo futuro?
Solo notti sulle panchine oppure limousine di lusso?
Ma tutto è relativo, non c’è niente di duraturo
Non c’è niente di costante, non c’è niente di razionale
Io so che potevo amare oltre il velo dell’innocenza
E ora che sono un criminale l’innocenza mi annoia
Io so che era l’inizio, lo so che iniziava lì
Dove la gente ti riconosce in mezzo a mille burattini
E oggi quell’inizio si è trasformato in fine
Per un perfido incantesimo lanciato da non so chi
Contro di me… contro di me…
Maga dimmi la formula per sciogliere il sortilegio
E la maga mi fissò stupita della richiesta
Mi disse: “Vieni qui, dobbiamo cambiare il futuro”
La sfida con il destino già scritto nelle stelle
Ti porterà più indietro di ogni tempo antico
La morte ti sfiorerà e riderà del tuo coraggio
Perché conosce le pretese umane di volerla sovrastare…
di giocare all’immortale…
Ma tu non ti fermare, non ti girare a guardarla
Devi aprire troppe porte per ritrovare l’inizio
E non sai quali saranno le porte del mistero
Il tuo mistero rubato si nasconde indietro, davanti, intorno e dentro
alle prossime note che sentirai…..
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11. |
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Ho detto no al tempo e allo spazio che mi delimita
E’ scoppiato un tuono di morte che ha ucciso la musica libera
Ho tremato piangendo sul come sanno distruggere in un secondo
Centinaia di perle preziose, quei ragazzi che urlavano al mondo:
Non fermate il suono prima che ti arrivi al cuore
Non fermate il suono tra le macerie del dolore
Non lo vogliamo quell’astuto rumore che assorda l’umanità
Ho detto no all’oriente nero, alla marcia degli esaltati
Demoni incappucciati che tagliano teste in nome di dio
Più volete conquistare più sarete circondati
Da milioni di voci libere che vi grideranno in faccia:
Non fermate il suono prima che ti arrivi al cuore
Non fermate il suono tra le macerie del dolore
Non lo vogliamo quell’astuto rumore che assorda l’umanità
Non lo vogliamo il vostro rancore
Il vostro rumore si spegnerà
Si spegnerà.
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12. |
Praticante In Commedia
07:19
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Guardo che ora è, aspetto il caffè
Fine non c’è al mio allegro privè
Colpi di scena chiusi nel quotidiano
Mentre il marò spara all’indiano
Nevrotici pazzi presentatori
Di quest’opera buffa con bellissimi attori
Ma io resterò per sempre…
Musicante inesperto
Voce urlante nel deserto
Buio artista sulla sedia
Praticante in commedia
Il tempo è di là e io sono qua
Se non passerà suonerò un LA
Per fermare il tempo con un elettroshock
Per farlo ballare in un orgasmo rock
Magnifici pazzi coproduttori
Basta coi selfie, fuori i coglioni!
Ma io resterò per sempre…
Musicante inesperto
Voce urlante nel deserto
Buio artista sulla sedia
Praticante in commedia
Tieni un sorriso, non costa nulla
Ricordati che ho solo scherzato
Sai sono bravo a prenderti per il culo
Anche con questa canzone da mulo
Mi piacerà restare….
Musicante inesperto
Voce urlante nel deserto
Buio artista sulla sedia
Praticante in commedia
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13. |
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(instrumental)
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14. |
Mortadella Subacquea
03:48
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Un tuffo dove le parole sono balene
che sbuffano schizzi di malinconia
Mille espressioni confuse nella mareggiata
su queste onde di uomini in avaria
Le luci affondano e sembrano sirene
Confondono le barche senza rotta e senza scia
Mortadella subacquea la vostra carne fantasma
che non riemergerà mai più
Spezzatino di branchie il vostro sporco marasma
che io non digerisco più
Un tuffo dove gli ultrasuoni parlano chiaro
Residui di Atlantide scomparsi dalle carte
Non c’è cannocchiale che possa scorgere
La furia dei venti invisibili che chiamate Arte
Lì dove tutti i pirati bramano
Il tesoro nascosto nelle isole dei poeti
Mortadella subacquea la vostra carne fantasma
che non riemergerà mai più
Spezzatino di branchie il vostro sporco marasma
che io non digerisco più
Coralli di idee che cambiano colore
Non devi mai toccarli tu
Scogli pericolosi coperti di alghe
Relitti immersi nel blu…
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15. |
Lettera Per Lara
04:56
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Lara ti scrivo una lettera a forma di canzone ma so che tanto non la ascolterai mai
Lara… la tua malattia…Il dottore ha dato la notizia, non c’è speranza, questione di pochi mesi…
Questo è un anno iniziato male, tutto ti gira male, ma tu non hai fatto niente di male
Ma perché trovarsi giovani senza soldi e senza un cane, respirando solo catrame
Ti dedichi a cioccolatini gustosi da succhiare
Ma si sentono le sirene, ti sono venuti a cercare
L’obbligo di firma e forse il carcere ti aspetta
Si incrina un sogno semplice che addormentava la fretta…
Lara ma che ti hanno fatto? Hai sbagliato persone, incontri, occasioni, che ne sapevi?
Lara non potevi sapere che il mondo controlla le formiche e non ammazza i sorci grossi
Sì quelli che firmano i decreti, a loro vizi e a noi divieti, è la ruota dei criceti
Ma perché ritrovarsi sola con una madre che bastona e la pula che non perdona?
E ti restano cioccolatini, gli ultimi da assaggiare
Costretta a cambiare vita, anche a smettere di fumare
Quel giorno sei venuta a piedi da me per dirmi tutti i fatti
Un’ultimo saluto, una stretta di mano e poi via come i matti…
Lara ti ho scritto una lettera a forma di canzone ma non saprai mai che è per te
Comunque è questa qua e ti auguro che… finirà il male che c’è…
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16. |
Rivoluzione
03:36
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Pensi sempre alla vita che ti manca e non pensi mai alla vita che hai
Quella che non vedi però ce l’hai sotto al naso
E’ una questione di dettagli baby che ti cambiano la vita
Non continuare a vivere di rimorsi, i rimpianti lo sai ti invecchiano
Lascia cadere per terra i tuoi bei ideali
E calpestali tutta la notte contro il muro della tua faccia!
Oooooh… Il mio settimo senso
In un pensiero laterale tra i miei occhi e il cielo
Oooooh… La fine di tutte le ossessioni
Liberi per sempre, trasferiti in un’altra prigione
Perché chi viene a liberarti è un impostore…
Tutti fanno quello che vogliono, a questa cosa io non ci credo molto
Niente soldi vuol dire niente amici…
E’ un problema di stile baby non sei nessuno, continua a sognare
Non lasciar passare troppi anni prima di battere tutte le strade
Non passare la vita a riflettere…
Per poi amare solo un riflesso, lo sai è terribile solo accontentarsi…
Oooooh… Non esiste canzone
Così intensamente forte da lasciarti sbalordito
Oooooh… E non te ne frega più niente
Di chi blatera magie miracoli progresso e profezie
E di nascosto compra il nucleare
….per farci ammazzare!
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17. |
Lascia Al Portiere
04:10
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Lascia al portiere questa fresca notizia
Che lui deve divulgare al mondo
Lascia al portiere quello sguardo ambiguo
Sconosciuto e incuriosito che so…
Lascia al portiere i soldi per il pacco
Prima che scappi al bar con passo furtivo
Lascia al portiere il tuo sfogo lunatico
Che lui tanto ti sorriderà… ti sorriderà
Lascia al portiere le tue chiavi di casa
Prima o poi qualcuno le prenderà
Lascia la portiere un saluto veloce
C’è troppo da fare, lui non si offenderà
Lascia al portiere la citazione in giudizio
E’ un uomo fidato e mai canterà
Lascia al portiere la tua voglia di averlo
Ma con l’inferno di non toccarlo mai… non toccarlo mai
Lascia al portiere i tuoi problemi di casa
E’ come un confessionale pagano
Lascia al portiere le macchie di spazzatura
Io lo pago per tenere pulito!
Lascia al portiere vita morte e miracoli
Lui prende tutto e incassa come Rocky
Lascia al portiere affettuoso e gentile
I tuoi pensieri e le tue ipocrisie… le tue ipocrisie…
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18. |
Siamo Molti
03:19
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(instrumental)
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19. |
Vuoi Un Prete O Un Imam?
04:03
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Sempre in mezzo a sto tram-tram
Vuoi un prete o un Imam?
Che ti spieghi la realtà
E ti converta a Dio o Allah a Dio o Allah a Dio o Allah…
Così il tuo cuore è più felice
Con la mano che ti benedice
O con lo sguardo del profeta
Ricorda egli non usa il mitra… Non usa il mitra, non usa il mitra, non usa il mitra…
E ti sei perso da Auchan
Vuoi un prete o un Imam?
Che ti spieghi la realtà
Rubando soldi alle città, illudendo le città, bruciando le città…
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20. |
Straining
05:48
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E’ lo straining che ti fa lavorare male
Dicesi straining estraniare un subalterno
E vai! Strain me! E fammi un culo così!
Esplicito e volgare il tuo petto da imperatore che comanda il battaglione
Quello lì fatelo nero, lo licenzierò davvero, copritelo d’insulti, richiamatelo in molti!
E’ lo straining la moda di questo Paese
Dicesi straining emarginare il tuo diritto
E vai! Strain me! Fammi piangere!
Politico e banale il tuo modo di ragionare, il tuo vizio di perseguitarmi
Un mediocre, un inferiore che non merita attenzione, stai tre mesi e poi fuori dai coglioni!
E’ lo straining che mi cambia la visuale
Ancora straining dal tuo direttore maiale
Forza! Strain me! Strain me! Strain me! Strain me!
…E alla fine sarò io in tribunale a farti un culo così!
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21. |
Parabolica Asfissiante
09:43
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Chi mi ha visto lo sa cos’è, chi mi parla legge in me
Paure enormi a volte infondate, ma sempre grandi come la tangenziale
Chi ha imparato a stare qui accanto a me quando guido
Lo sa che i miei occhi persi nel vuoto raccolgono il tutto e lo frammentano
Sono dentro la parabolica tra vertigini e complici allegrie
Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie
Chi mi osserva non guarda me, soltanto l’immagine di chi c’è
Nello specchietto della macchina in corsa e dietro la strada… scompare in un lampo
Adesso si balla e poi ci si sballa, meccaniche assenti dal mio programma
E gonfio i palloni fuori dal campo, lascio segnare i goal ai campioni
Sono dentro la parabolica tra vertigini e complici allegrie
Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie
Sono dentro la parabolica tra vertigini e allegrie
Sono fuori dalla retorica degli aborigeni in oscure retrovie
Parabolica asfissiante gira e cade fingendo di curvare
Tutti in piedi nella puzza del comizio sacrificale
Devi, esigi, pretendi… comandando…
Cerchi, ci provi, ti tuffi… roteando… roteando…
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22. |
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Cresci e resta il niente delle cose svolazzanti in memorie imbarazzanti dentro a stanze adolescenti
Giocattoli a cui davo nome forma ed anima erano gli amici di una casa lunga e fredda
Pulsazioni indicibile leggendo i tuoi messaggi che lasciavi sotto al banco quando avevo tredici anni
Generazione timida ma sincera e romantica, forse anche mio nonno diceva la stessa cosa
Perché tutti sono stati ragazzi e tutti sono nostalgici, tutti trainano il passato nella soffitta del cervello
Noi Papitto spesso siamo nati con il naso grosso, narici larghe e pelose e zigomi pronunciati
Alti di statura, amanti di cultura, un po’ pigri per natura, avidi di avventura
Orecchi buoni per interiorizzare i suoni…
E lascia che i cani piscino sulla torre
La torre non si sdegna, resta ferma sulla merda
Ma conviene fare la torre in fase multietnica?
Torre o cavallo faranno scacco matto
Brucia la scacchiera e basta non giocare più!!!
Poi le genealogie si mischiano…
Ed ogni fortuna si condivide…
Non so perché vi ho parlato della torre
Forse avevo in testa un’immagine diversa
Comunque la trovi lì, la trovi lì davvero
La torre che ti canto e che porta il mio cognome
Magari il mio antenato era solo un coglione
Vissuto tra i signori e morto smutandato!
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23. |
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24. |
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25. |
Audiopoetica
20:04
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26. |
Entropia
14:16
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Claudio Papitto Rome, Italy
Singer, guitarist and composer since 1989. A lover of Rock and Poetry. Independent Musician and Songwriter
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